Il Fondo Manoscritti è il risultato del frazionamento di più raccolte documentarie, il frutto dello stratificarsi di differenti fondi la cui provenienza è riconducibie a lasciti, donazioni, acquisti e annessioni di documenti susseguitisi nel corso dei secoli. Non ultimo, infatti, è il fenomeno dell'inglobamento del materiale documentario giunto dalle numerose biblioteche conventuali sarde, in seguito alla soppressione degli ordini religiosi. Il 18 Agosto 1891, l'allora direttore della Biblioteca, Erasmo Severini (1881-1892), in una nota preliminare all'inventario del Fondo Manoscritti, a proposito della eterogenea origine di questo materiale documentario, così scriveva: "Nell'anno 1881 quando a questa biblioteca venne lo scrivente, i manoscritti erano sparsi in diversi luoghi della medesima. Alcuni erano di provenienza di Monserrato Rossellò, e poi dei Padri Gesuiti. Altri dei Padri Scolopi e dei Carmelitani... non è detto con quali criteri [questo fondo] si sia formato..."Tra i primi documenti manoscritti immessi in questo grande fondo di plurima derivazione meritano di essere ricordati alcuni pregevoli esemplari provenienti dalle biblioteche dei conventi gesuitici soppressi di Cagliari. | |